Ceramics no borders
La scuola offre molte possibilità di studio anche per artisti internazionali; Quest’anno sono stati ospitati tre allievi russi per la realizzazione di progetti decorativi esposti anche all’ interno della scuola. Conosciamoli meglio:
ALEXEY
Alexey è un artista attivo che lavora con vari materiali come ceramica, scultura, pittura, disegno, grafica 3D e grafica computerizzata. Nel 2012, si è iscritto all'Accademia Statale di Design e Arti Applicate di Mosca, dove ha seguito un programma di riqualificazione professionale in arte monumentale e decorativa. Nel 2015 ha realizzato un progetto di diploma: una vetrata per la stazione della metropolitana Alma-Atinskaya, che ha attirato l'attenzione per la sua originalità. La sua formazione è continuata presso l'Accademia Statale di Arte e Design Stieglitz di San Pietroburgo e nel laboratorio di scultura sotto la guida del rinomato scultore A.V. Gubko. Questi anni sono stati fondamentali per il suo sviluppo come artista.
Dal 2019, Alexey partecipa attivamente a mostre e plein air, perfezionando le sue abilità presso la Scuola di Ceramica di N.G. Bodrikova. Sta costantemente apprendendo nuovi materiali e tecnologie, come la modellazione 3D digitale in Blender, Zbrush, Fusion 360, e il disegno in Procreate su iPad. Le tecnologie moderne gli permettono di combinare tecniche tradizionali e digitali, creando opere d'arte uniche.
Il suo ultimo lavoro, una serie di sculture in ceramica intitolata Volti sotto il cappuccio: Humanrace, esplora il tema della diversità e somiglianza tra le persone. Ispirato dall'osservazione dei passeggeri nella metropolitana di Mosca, utilizza il cappuccio come simbolo unificante, mostrando che sotto di esso possono nascondersi persone di età, professioni e culture diverse. In questa serie gioca con i contrasti di forme, colori e texture, sottolineando l'idea che, nonostante le nostre differenze, siamo tutti collegati da un'umanità condivisa. Le opere di Alexey sono un invito alla riflessione e al dialogo, mirano a unire le persone attraverso l'arte e a dimostrare che la diversità è intrinsecamente legata all'unità.
NATALIA BABAYAN
Natalia Babayan è una designer d'interni e un'artista che vive e lavora a Mosca. Si è laureata in design d'interni e in arte monumentale (arte nell'architettura). La sua formazione progettuale è stata fortemente influenzata dagli studi sul design degli architetti italiani degli anni 1945-2000. Cinque anni fa, ha iniziato a dedicarsi alla ceramica. L'oggetto scelto da Natalia per la realizzazione nel corso del design del prodotto ceramico richiama un giocattolo della sua infanzia, al quale ha applicato una decorazione ispirata alle tradizionali facciate marmoree delle chiese toscane e alle superfici ruvide dei loro affreschi, seguendo il principio architettonico della prevalenza della forma sul decoro.
IANA
Iana ha scoperto il suo amore per la ceramica alcuni anni fa, quando ha iniziato a frequentare i corsi con un famoso ceramista moscovita, parallelamente alla sua carriera aziendale. Dopo essersi spostata da Mosca ad Amsterdam e viceversa, non ha più smesso di produrre. «Lavorare con l’argilla mi dà un senso di tranquillità e conforto» dice Iana. Si concentra principalmente sulla realizzazione di oggetti funzionali o oggetti decorativi che coinvolgono animali o natura, in modo giocoso e un po' naïve. Nel marzo 2024 Iana ha trascorso un mese al Centro Ceramico Sperimentale, esplorando tecniche di modellazione e nuovi modi di decorazione della superficie della ceramica. Parallelamente c'è stato un grande tuffo nella storia del design ceramico italiano, oltre che nella cultura locale. Così è nata la serie dei cuccioli di ceramica. Giochiamo è composto da diversi cuccioli di ceramica simili a giocattoli con palline e cubi, decorati in diversi colori. Il prototipo è Luna, l’adorato cane dell’autrice, ed è pensato per regalare emozioni positive e gioia a chiunque lo guardi. È un promemoria per tutti noi di mantenere viva questa parte “giocosa”.
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Charles Holland
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